venerdì 3 giugno 2011

l'uomo, l'energia e la vita

C'è una strana energia nell'aria.
Tutti fremono per il weekend referendario di giugno; Siamo tutti impegnati per un futuro energetico migliore: No al nucleare, no all'acqua privata (perché, ora com è?).
Ma di che stiamo parlando? Di possibili disastri nucleari? Di non poter pagare l'acqua perché costosa?
No, la realtà per me è diversa e non si risolve con una scheda referendaria.
La realtà è che se al momento le idee per produrre energia da fonti rinnovabili sono poche e in via di sviluppo (per fortuna...degli altri), in Italia siamo ben lontani da poter avere idee del genere.
Se altri paesi hanno già da decenni iniziato timidamente a lavorare in tal senso, noi stiamo stati a guardare le stelle; paghiamo il cip6 dal 1992 e chi impianta sistemi alternativi in Italia? Grosse multinazionali estere che hanno avuto quel minimo di lungimiranza.
Nel 1986 sull'onda emotiva di Cernobyl abbiamo detto no al piano energetico nazionale che prevedeva la costruzione di nuove centrali nucleari e abbiamo deciso la chiusura di quelle esistenti. Addirittura negavamo la possibilità all'ENEL (allora pubblica) di partecipare a società estere impegnate nella gestione e costruzione di centrali nucleari. (oggi possibile e attiva)
E poi?.....
Nulla, solo petrolio e carbone!
Siamo stati i pionieri del nucleare in europa con la centrale di Latina, è stato un italiano, nel bene e nel male ad aprire le porte al nucleare, e ora?
Negli altri paesi europei e non solo, l'energia nucleare è stato il volano di una economia e di una tecnologia che ora sta portando queste realtà ad abbandonare le stesse tecnologie con la consapevolezza di poter sopperire ai fabbisogni energetici.
Noi non facevamo parte delle sette sorelle, ma ci comportavamo da ricchi petrolieri, fino a che la nostra fame di petrolio ci ha portato a baciare la mano ad uno dei più grossi criminali internazionali, ora ricercato e bombardato, anche da noi.
Questa è stata la nostra politica energetica detta in breve.
Certo, anche gli altri paesi nuclearizzati non hanno le idee ben chiare, ma hanno deciso politicamente già da tempo di rivedere le cose.
Sanno che il nucleare non ha parametri di sicurezza elevati tali da garantire la certezza di assenza di rischi, perchè poi è di questo che parliamo, di sicurezza.
L'incidente in Giappone sta ora timidamente rivelando quanto quella sicurezza dimostrata era in realtà molto inferiore e c'erano numerose falle nei controlli e nella serietà degli stessi.
Il livello di gravità di questo incidente è elevatissimo (livello 7 su 7 della scala INES = catastrofico) e si differenzia da Cernobyl solo perchè non c'era grafite, che nell'incidente del 1986 si incendiò creando la nube radioattiva che invase tutta l'Europa.
Ma quelle aree contaminate in Giappone rimarranno tali per secoli, così come per le aree intorno a Cernobyl.
Quindi il rischio, per quanto si possa pensare lontano, è inaccettabile!!
Ma queste sono questioni inutili per alcuni politici italiani, Fukushima non è mai avvenuta, Cernobyl forse è un paese dell'est e le nostre centrali "spente" cosa vuoi che facciano?!

L'acqua.
ne consumiamo troppo! e ne compriamo troppo!
E' il nostro comportamento che ha spinto l'economia a guardare l'acqua come ad una merce.
Perché è così che la trattiamo, se la compriamo allora è merce.
Quella del rubinetto puzza, sa di bidone, chissà che ci mettono.....
dovremmo tornare solo 50 anni indietro per capire che significa l'acqua in casa! o andare nelle zone subshariane oggi.
L'acqua e come la corrente elettrica: se apri il rubinetto la trovi sempre, se premi l'interruttore la luce si accende sempre, quindi vale poco....

Chi voterà si ai referendum ha l'obbligo morale, etico ed esistenziale, sin da ora di consumare meno ogni cosa. Questa è la nostra politica energetica, questo è il nostro futuro, questo è ciò che ci chiede la vita.
Usare e non depredare.

L'energia termonucleare è delle stelle e lasciamola alle stelle, noi abbiamo altro da creare, abbiamo da creare artisticamente bellezza.

L'acqua,... facciamo si che sia ognuno di noi a dargli valore, e non imprenditori aridi; l'acqua e dentro di noi, facciamo si che si esprima con arte invece di vivere imbottigliata.

4yes4life

Buona Bellezza a tutti!!


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